Sei donne per l’assassino - Villa Sciarra

Un vero e proprio massacro di bambolone come in questo film si vede raramente. Ma Mario Bava ci ha abituato a questo ed altro, e un regista che riesce a usare quei colori per creare quelle atmosfere può girare anche un carosello che di sicuro entra comunque nei libri di tecnica cinematografica.

"Sei donne per l'assassino" è proprio un bel giallo italiano, girato peraltro solo un anno dopo il capostipite del genere, sempre di Bava, "La ragazza che sapeva troppo". Alle caratteristiche tipiche del genere aggiunge una fotografia assolutamente unica, che sarà per sempre il marchio di fabbrica del regista.

La location che presentiamo qui è la sede dell'atelier, i cui esterni sono girati a Villa Sciarra sul Gianicolo, a Roma. Questa villa, oggi parco aperto al pubblico, contiene fra le varie meraviglie i resti di un santuario alle divinità siriache oltre che una serie di fontane - come quella che si vede, inconfondibile, nelle scene iniziali del film - di pregevolissima fattura.

Tra l'altro, la fontana il cui primo piano apre il film è la "Fontana delle Passioni Umane" o "Fontana dei Vizi" - e poteva esserci un'introduzione più adeguata per un tale viaggio pop attraverso piccole e grandi depravazioni di questo gruppo di sventolone e dei loro squallidi sodali?

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