Profondo Rosso - Via Ricciotti

In 500 per mezza Italia - fino a Roma

Profondo Rosso è il capolavoro di Dario Argento. In questa pietra miliare del "giallo italiano" c'è tutto: suspence, mistero, thriller, horror e psicologia. C'è la Madre e il padre e il Figlio, c'è la ragazza che rischia sempre di fare una brutta fine, c'è la Casa del Bambino Urlante (però a Torino), c'è il giornalista curioso - e c'è davvero tanta tanta atmosfera.

In maniera un po' insolita rispetto agli altri film di Argento in questo c'è anche un tocco di humor e commedia, delegato principalmente alla figura di Gianna - interpretata da Daria Nicolodi, quella donna che sarebbe diventata poi sua moglie e nella cui relazione con Marc si può riconoscere tanto di quello che è stato, davvero, il rapporto fra i due - e anche la vita un po' spericolata di Dario Argento quando faceva il giornalista.

Elemento piuttosto comico della vicenda è la 500 di Gianna, tutta scassata e da cui spesso i due protagonisti devono uscire passando dal tettuccio: ed è proprio una di queste scene che si svolge dalle parti di Piazza Mazzini, nel quartiere Prati, non lontano dal Tevere.

Cià detto, Profondo Rosso non è certo un film "romano", questo dobbiamo ammetterlo: le città in cui sono ambientate le sue scene sono tante e quella che più di tutte spicca è Torino (dove c'è il "Blue Bar", la casa di Helga e soprattutto la Villa). Ciononostante, Dario Argento ha voluto comunque inserire qualche cameo della sua città - e noi, da appassionati cinefili in giro per la Città Eterna, gliene siamo ovviamente grati.

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