Lo chiamavano Jeeg Robot - Le sponde del Tevere
Il cinema di genere torna nel nostro paese con Gabriele Mainetti ed il suo Lo chiamavano Jeeg Robot, che trasforma Claudio Santamaria in un supereroe moderno. Enzo Ceccotti è un ladro che vive di piccoli furti e si abbuffa di budini e film porno, nella sua squallida casa in un periferia romana. Una mattina, per sfuggire alla polizia che lo insegue, si getta nella acque del Tevere e viene a contatto con sostanze radioattive, che non lo uccidono anzi lo rendono un supereroe. Non parliamo del classico supereroe, ma quasi dell'esatto opposto: un antieroe esemplare che non salva gli altri ma tenta di salvarsi da quella sua vita; lo stesso vale per il villain, detto lo Zingaro, un criminale pazzo interpretato da un sublime Luca Marinelli. Grazie all'incontro con Alessia, una ragazza provata psicologicamente da una vita difficile e fissata con Jeeg Robot d'acciaio, Enzo comincerà ad usare i suoi poteri per qualcosa di buono. Il film è straordinario e prova che i supereroi italiani esistono.
La scena, girata sulle sponde del Tevere, nei pressi del Lungotevere Castello, è proprio quella del momento in cui Enzo acquista inconsapevolmente i superpoteri. Ignaro e malandato l'uomo torna a casa in autobus e solo dopo scoprirà cosa gli sia davvero accaduto, in quelle torbide acque romane.
Passeggiando per il Lungo Tevere Castello e scendendo le scalette laterali, poste all'estremità di Ponte Sant'Angelo, vi ritroverete lungo le sponde del fiume Tevere. Gli alti muraglioni, che costeggiano il fiume, vennero costruiti in seguito alla piena, alta 17 metri, che inondò Roma nel 1870. Accanto al lento fiume cittadino, potrete godere della vista di Castel Sant'Angelo da un lato e San Pietro dall'altro, che insieme creano uno scenario davvero incantevole. Il momento migliore per godersi la location è sicuramente nelle calde sere dell'estate capitolina dove, proprio sulle rive del fiume, vengono allestiti banchetti, ristoranti e palchi per performance dal vivo, che coinvolgono arte, musica e spettacolo sullo sfondo di una Roma luccicante.
Commenti