La banda del Trucido - Fontanone del Gianicolo
"La banda del Trucido" è il secondo capitolo della Trilogia der Monnezza, tre film poliziotteschi (dal tono tutto sommato più scanzonato e leggero delle ben più grevi altre opere dell'epoca) girati fra il 1976 e il 1977 con Tomas Milian e diretti da Umberto Lenzi e Stelvio Massi.
"Er Monnezza" chiaramente non ha bisogno di presentazioni: piccolo ladruncolo di periferia, è rimasto nell'immaginario collettivo romano e italiano nella sua perenne identificazione col volto fascinosamente sporco di Milian e, forse soprattutto, con la voce inconfondibile di Ferruccio Amendola. Curiosa anche la "rinascita" del personaggio come Nico Giraldi, abitante di un universo parallelo ma che, di fatto, ne è la riproposizione nelle commedie dirette da Bruno Corbucci (i "Delitto al...", per intenderci).
Memoriabile, a nostro avviso, lo spirito materno del Monezza in questo film - tema che verrà ripreso anche nel film che Milian girerà con Pasquale Festa Campanile qualche anno dopo, "Manolesta".
La location è veramente bella, sulle pendici del Gianicolo di fronte al celeberrimo Fontanone (il cui vero nome è "Fontana dell'Acqua Paola"), costruita tra il 1610 e il 1614 per volere di papa Paolo V e ristrutturata con le attuali fattezze da Carlo Fontana verso la fine del XVII secolo. Tra l'altro, oltre ad essere apparsa anche nel film "La Grande Bellezza", questa è la fontana a cui fa riferimento Venditti nel verso "Quanto sei bella Roma quann'è sera, quanno la luna se specchia dentro ar fontanone" della canzone Roma Capoccia. Insomma, le citazioni si sprecano...
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