Inferno - Quartiere Coppedè

Una buona parte del successo dei film di Dario Argento è dovuta alla scelta delle sue location: dalla Villa del Bambino Urlante alle architetture geometriche del centro di Torino in "Profondo Rosso" fino alla Roma astratta e irriconoscibile di "Tenebrae", il cinema del buon Darione è costellato da luoghi divenuti letteralmente meta di pellegrinaggi e visite dai fan, che non solo riconoscono le ambientazioni ma ne traggono ispirazione e emozione a distanza di decenni dall'uscita dei film.

"Inferno", opera dal respiro internazionale ma che tutto sommato segna l'inizio di una fase meno brillante rispetto ai capolavori di genere che Argento ci ha saputo regalare negli anni '70, non fa eccezione e presenta alcune location di grande impatto visivo ed emotivo. Fra tutte, abbiamo scelto questa scena girata nel Quartiere Coppedè (fantastico angolo di Roma che è stato scenario di tantissime ambientazioni cinematografiche anche americane tipo "The Omen", film del 1976 di Richard Donner) con una spaventata Eleonora Giorgi, piccolo pulcino bagnato da una pioggia battente prima dell'inevitabile sacrificio sull'altare delle Tre Madri (e del Maestro del Brivido)

Non siamo distantissimi dalla Sapienza ma, soprattutto, siamo nel cuore del quartiere Trieste, una zona residenziale fra le più belle di Roma.

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