Il Sorpasso - Via del Tritone
Contromano verso il boom. Questa è un po' la sintesi de "Il Sorpasso", il capolavoro di Dino Risi del 1962, e della storia nostrana all'epoca del cosiddetto miracolo italiano. L'arrivista, arrogante e arraffone Bruno Cortona sopravvive a tutto, il timido Roberto no.
Fiumi di parole sono stati detti su questo film, forse la "commedia all'italiana" che più ha scavato nella profondità della storia e meglio ha disegnato i suoi personaggi, non più e non solo macchiette o bozzetti ma archetipi millenari calati nella Roma ferragostana dell'inizio degli anni '60, lanciati on the road a 130 kilometri all'ora sulla bellissima e spietata (via) Aurelia, sulla bellissima e spietata (Lancia) Aurelia. Oggi viviamo ancora i postumi di quel sogno, siamo ancora alla ricerca di un nuovo "miracolo italiano" (c'è sempre e ci sarà sempre qualcuno che lo tirerà fuori, almeno come slogan) - ma, forse, siamo un po' tutti più vicini a Roberto.
La location che abbiamo scelto è Via del Tritone, dove Bruno sfreccia contromano (appunto) sotto gli occhi impotenti di un vigile. Sullo sfondo si vede Piazza Barberini con al centro la Fontana del Tritone, realizzata da Gian Lorenzo Bernini nel 1643 e con Via Veneto - luogo mitologico della cinematografia nostrana - che si snoda sinuosa dal lato a sinistra del celebre hotel Barberini. Alla base della via l'imperdibile "Fontana delle Api", altra opera del Bernini del 1644 realizzata su commissione di papa Urbano VIII Barberini (il cui simbolo di famiglia sono, per l'appunto, le api)
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