Il Divo - San Lorenzo in Lucina

Può piacere o non piacere, ma Paolo Sorrentino ha un modo di fare cinema inconfondibile e inimitabile, soprattutto nei film del primo decennio del 2000. E così quando è uscito questo film l'attesa era tanta: una specialissima biopic del più importante personaggio politico della storia d'Italia, il "Divo" (per l'appunto) Giulio Andreotti, che ha sempre vissuto una vita privata lontana dai riflettori ma che ha tante di quelle storie da raccontare che non basterebbe un'enciclopedia (qualcuno c'ha pure provato, a raccontarle un po' tutte, ma non gli è andata benissimo).

Comunque, il film merita di essere guardato forse proprio perchè quello stile un po' baroccheggiante di Sorrentino è il più in linea con la storia, umana e politica, del personaggio - così barocco nei suoi modi e nelle sue scelte strategiche. Ovviamente l'opera non è piaciuta a Giulio, e questa è forse la migliore recensione che se ne potesse fare. 

La location della scena che presentiamo è veramente centralissima, più o meno a metà di Via del Corso: qui si trova Piazza di San Lorenzo in Lucina, un magnifico slargo in cui, nel film, il Divo Giulio fa una passeggiata notturna ai limiti dell'onirico e con un sottofondo musicale da pelle d'oca.

Questa piazza è ricca di storia e fascino, incastonata fra i vicoli di Campo Marzio, il cuore politico italiano (a pochi passi il retro di Montecitorio) e le vie dello shopping, dal Corso a via Frattina e tutta la zona di Piazza di Spagna.

Qui peraltro si trova anche l'omonima basilica che, oltre ad essere fantastica di per sè e abbellita da uno dei pochi campanili romanici rimasti a Roma, contiene una meravigliosa e magnetica "Crocifissione" di Guido Reni.

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