C'eravamo tanto amati - Piazza del Popolo

C'eravamo tanto amati è una delle intramontabili commedie italiane, considerata il capolavoro di Ettore Scola. Datato 1974, il film racconta, attraverso trent'anni di storia italiana, la vita di tre amici, tre partigiani idealisti che dopo la Seconda guerra mondiale si allontanano e cambiano fino a perdersi nei meccanismi della società. La pellicola, divisa tra un lontanissimo bianco e nero e una seconda parte in un più attuale colore, racconta modi di vivere diversi, tra alti ideali duri a morire e bassi imbrogli per arricchirsi. Una parabola della vita, dell'uomo, della società e della politica. Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Stefano Satta Flores sono i tre immensi protagonisti di questo capolavoro senza tempo.

In questa scena, Vittorio Gassman e Nino Manfredi si incontrano per caso a Piazza del Popolo. Il primo, ormai arricchitosi abbandonando tutti i vecchi ideali che lo legavano ai suoi compagni di guerra, si finge un povero parcheggiatore abusivo in cerca di qualche soldo per sopravvivere, pur di non rivelare l'uomo che è diventato e di cui si vergogna. La realtà è che aveva solo bisogno di far spostare una macchina in doppia fila che ostacolava l'uscita della propria.

Piazza del Popolo, celebre piazza romana in cui convogliano le centralissime via del Corso, via del Babbuino e via di Ripetta, è una delle mete imprescindibili per una passeggiata nel centro della Capitale. Entrando dalla cosiddetta Porta del Popolo, la piazza raccoglie in sé un gran numero di monumenti: dalla splendida Basilica di Santa Maria del Popolo, all'alto obelisco Flaminio proprio nel mezzo, intorno al quale si sviluppa l'imponente fontana dei Leoni con statue di marmo che sgorgano acqua dalle fauci. Un'altra fontana, quella della Dea Roma, sul lato della piazza proprio ai piedi del Pincio, è arricchita da una maestosa statua della dea armata con due statue, ai suoi lati, raffiguranti i due fiumi romani il Tevere e l'Aniene e la Lupa che allatta i due gemelli. Sul lato opposto c'è invece la fontana del Nettuno, rappresentante il dio armato di tridente con ai suoi piedi due tritoni con delfini. Impreziosiscono ulteriormente la splendida piazza le due Chiese di Santa Maria in Montesanto e Santa Maria dei Miracoli, chiamate le chiese gemelle per il loro aspetto identico. 

 

 

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