Assassinio sul Tevere - Corso Vittorio Emanuele

Un prete tedesco? No, uno stronzo italiano

"Assassinio sul Tevere" è il più romano della serie degli "Assassini" con Tomas Millian e Venticello, oltre ad essere a nostro modesto avviso il più divertente. Le ambientazioni tipicamente cittadine, lo stesso Tevere intorno a cui ruota tutta la storia, le battute e l'interpretazione del grande Bombolo lo rendono uno dei migliori capitoli della saga. Senza poi dimenticare la piuttosto singolare - nel senso che è l'unico film che ha fatto - interpretazione, da femme fatale, di una parecchio appetitosa Marina Lante della Rovere (quando ancora non era Ripa di Meana).

L'inizio è già tutto un programma, con Bombolo travestito da prete tedesco che prova a spacciare travel cheque per comprare croci d'oro, e viene immancabilmente riempito di ceffoni dal maresciallo Giraldi, sempre vigile e casualmente sempre nei pressi delle scorribande del povero Venticello.

La location di questa scena è Roma che più Roma non si può: verso la fine di Corso Vittorio Emanuele, si intravede dall'altro lato del Tevere via della Conciliazione e ci si lascia alle spalle la zona di Piazza Navona, Campo de' Fiori e tutto il Campo Marzio.

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