La Dolce Vita - Via Veneto

"La Dolce Vita" e "Via Veneto" sono sostanzialmente sinonimi. Negli anni '60, nel momento di massimo fulgore del boom post-bellico, se sognavi la Dolce Vita non potevi non andare a Via Veneto: locali, risse, dive, attori, paparazzi, spogliarelli, aperitivi e chissà cos'altro erano il pane quotidiano di chi voleva vivere a mille, spensierato e fiducioso nel domani dopo che ieri c'erano state bombe, fame e morti.

Ovviamente l'istantanea ma al tempo stesso anche il modello di tutto ciò è stato il capolavoro di Fellini: Marcello è l'epitome della Dolce Vita e proprio a Via Veneto vive una buona parte delle sue avventure, circondato da paparazzi di cui è, alla fin fine, infastidito collega, sempre elegantissimo ma pure tristemente umano in un mondo patinato dove l'umanità e i sentimenti non trovano spazio e, anzi, sono solo oggetto di scherno o fonte di tragedie.

Certo, oggi Via Veneto non è più quella dell'epoca mitica che l'ha vista ombelico del mondo ma è sempre una bellissima signora, magari un po' avanti negli anni, ancora elegante e affascinante ma con negli occhi quel velo di nostalgia delle cose, belle, che furono e che forse mai più saranno.

Oh, in tema di cose che furono non mancate di fare un salto alla Cripta dei Cappuccini che si trova nella Chiesa del Convento dei Frati Cappuccini al fondo di Via Veneto (praticamente in Piazza Barberini). Non ve ne pentirete!

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